Durvalumab, un anticorpo monoclonale anti-PD-L1, mostra dati iniziali promettenti per il trattamento del tumore al polmone non-a-piccole cellule e del tumore testa-collo


Nel corso del Congresso 2016 della European Society for Medical Oncology ( ESMO ), sono stati presentati i dati di sicurezza e di efficacia di Durvalumab. I risultati provengono da due distinte coorti di pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) o con carcinoma del testa-collo a cellule squamose ( HNSCC ).
Sono stati presentati anche i nuovi dati di uno studio comparativo su quattro test diagnostici per PD-L1 nel carcinoma testa-collo a cellule squamose.

Durvalumab ha raggiunto risultati preliminari positivi nel trattamento del carcinoma al polmone non-a-piccole cellule e del carcinoma testa-collo a cellule squamose.

Durvalumab è un anticorpo monoclonale umano diretto contro il ligando della proteina della morte programmata-1 ( PD-L1 ) ed è sviluppato per attivare il sistema immunitario contro il tumore. Durvalumab blocca l’interazione di PD-L1 con PD-1 e con il legando costimolatore CD80 sui linfociti T, che massimizza la loro attivazione. Inibendo PD-L1, Durvalumab aiuta ad aumentare l’attività dei linfociti T contro il tumore per contrastare i tentativi di eludere il sistema immunitario.

Tumore al polmone non-a-piccole cellule

I risultati di follow-up dello Studio 1108 di fase I/II sulla monoterapia con Durvalumab nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule in fase avanzata hanno mostrato che i pazienti con neoplasie ad alta espressione di PD-L1 avevano un tasso di risposta obiettiva ( ORR ) e una sopravvivenza globale più alti rispetto a quelli dei pazienti con espressione di PD-L1 più bassa o assente.

Il tasso di risposta obiettiva ( n=287 ) è stato pari al 25% ( IC del 95%: 19-33% ) nei pazienti con tumori ad alta espressione di PD-L1 ( n=154 ) rispetto al 6% ( IC del 95%: 3-12% ) nei pazienti con carcinomi a bassa espressione di PD-L1 ( n=116 ).

La sopravvivenza globale stimata a sei mesi in base alla linea di terapia è stata la seguente:

1Linea di terapia [ L ] ( n=58 ); alta espressione di PD-L1: 80% ( IC del 95%: 65-89% ); bassa espressione di PD-L1: 56% ( IC del 95%: 20-80% )

2L ( n=79 ); alta espressione di PD-L1: 69% ( IC del 95%: 54-81% ); bassa espressione di PD-L1: 66% ( IC del 95%: 43-81% )

3L o superiore ( n=150 ); alta espressione di PD-L1: 66% (CI del 95%: 52% – 77%); bassa espressione di PD-L1: 53% (CI del 95%: 41% – 64%).

Nello studio l’alta espressione di PD-L1 corrisponde a colorazione maggiore o uguale al 25% delle cellule tumorali; con bassa espressione di PD-L1, colorazione inferiore al 25% delle cellule tumorali.

Per tutti i pazienti di questa coorte, Durvalumab ha dimostrato un profilo di sicurezza coerente con l’esperienza precedente. Gli eventi avversi più frequenti correlati a questo trattamento sono stati astenia ( 17% ), diminuzione dell’appetito ( 9% ) e diarrea ( 9% ).
Il 5% dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa di eventi avversi.

Tumore testa-collo

Nella coorte dello Studio 1108 composta da pazienti con tumore testa-collo a cellule squamose metastatico / recidivato, il tasso di risposta obiettiva è stato dell’11% ( IC del 95%: 5-22% ) in tutti i pazienti valutabili ( n=62 ) e del 18% ( IC del 95%: 5-40% ) nei pazienti con carcinoma ad alta espressione di PD-L1 ( n=22 ).

Il tasso di sopravvivenza globale a 6 e a 12 mesi è stato rispettivamente del 62% ( IC del 95%: 48-74% ) e del 42% ( IC del 95%: 27-55% ) in tutti i pazienti valutabili.

Gli eventi avversi più comuni riportati nel 5% o più dei pazienti sono stati astenia ( 18% ), diarrea e nausea ( 8% ciascuno ), prurito, eruzione cutanea e rash cutaneo maculopapulare ( 7% ciascuno ).
Cinque pazienti ( 8% ) hanno riportato eventi avversi di grado 3-4 correlati al trattamento. ( Xagena2016 )

Fonte: AstraZeneca, 2016

Onco2016 Pneumo2016 Neuro2016 Med2016 Farma2016


Indietro

Altri articoli

L'angioedema ereditario è associato alla disregolazione del sistema callicreina-chinina. Il fattore XII ( FXII ) è un iniziatore chiave del...


Sono necessari nuovi approcci per la prevenzione e l'eliminazione della malaria, una delle principali cause di malattia e morte tra...


L'EMA ( European Medicines Agency ) ha raccomandato agli operatori sanitari di posticipare l'impiego dei vaccini vivi nei neonati che...


Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza di Olokizumab ( OKZ ) nei pazienti con artrite reumatoide attiva nonostante il...


Tafasitamab ( Minjuvi ) è un anticorpo monoclonale potenziato nel frammento cristallizzabile Fc che ha come bersaglio l’antigene CD19 espresso...


Bamlanivimab ( LY-CoV555 ), un anticorpo monoclonale neutralizzante, è stato associato a una diminuzione della carica virale e della frequenza...


L'Agenzia Europea dei Medicinali ( EMA ) si è espressa contro l'autorizzazione all'immissione in commercio di Aduhelm, un medicinale destinato...


L'interleuchina-33 ( IL-33 ) è coinvolta nella suscettibilità all'asma. Itepekimab, un anticorpo monoclonale mirato a IL-33, ha mostrato attività clinica...


Il Comitato scientifico ( CHMP ) dell'EMA ( European Medicines Agency ) ha espresso parere positivo sull'anticorpo monoclonale Xevudy (...


L'interleuchina-23 ( IL-23 ) è stata implicata nell'infiammazione delle vie aeree mediata dalle citochine di tipo 2 e di tipo...